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FUNDRAISING 2018/2019

A selection of available drawings and limited edition artworks from the Yellow collective and other contributors.

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YELLOW #1

Catalogue in edition of 300 copies.
108 pag. images + Italian/English texts of all exhibitions curated by Yellow in 2014/2015.

 

Artists: Pierluigi Antonucci, Alessia Armeni, Michael Bartlett, Giovanni Blanco, Lorenza Boisi, Lindsey Bull, Jacopo Casadei, Luca De Angelis, Lorenzo Di Lucido, Elia Gobbi, Sebastiano Impellizzeri, Kate Hiley, Sigrid Holmwood, Michael Lawton, Cathy Lomax, Enzo Marra, Luigi Massari, Jill Mulleady, Vera Portatadino, Marco Salvetti, Patrizia Emma Scialpi, Davide Serpetti, Corinna Spencer, Enrico Tealdi, Michele Tocca, Lucia Veronesi.

 

Texts: Veronica Liotti, Cathy Lomax, Carlos Seabra, Vera Portatadino, Simona Squadrito
Publisher: Yellow
Graphic design: Chiara Vanini.

 


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YELLOW #2

Catalogue in edition of 200 copies.
108 pag. images + Italian/English texts of all exhibitions curated by Yellow in 2016/2017.

 

 

Artists: Alessia Armeni, Stephan Balleux, Cesare Biratoni, Lorenza Boisi, Thomas Braida, Lindsey Bull, Jacopo Casadei, Manuele Cerutti, Gianluca Codeghini, Marta Dal Sasso, Valentina D’Amaro, Katja Davar, Luca De Angelis, Adelheid De Witte, Lorenzo Di Lucido, Gianluca Di Pasquale, Benoit Félix, Cosimo Filippini, Archie Franks, Elia Gobbi, Agnese Guido, Adi Haxhiaj, Harald Hofmann, Sebastiano Impellizzeri, Gabriele Jardini, Aida Kazarian, Sue Kennington, Rossano Tiziano Mainieri, Marta Mancini, Francesco Maluta, Gianluca Marinelli, Angelo Mosca, Bruno Muzzolini, Christian Niccoli, Andrea Panarelli, Stefano W. Pasquini, Thomas Pohler, Vera Portatadino, Luca Resta, Marco Salvetti, Claudio Salvi, Alessandro Scarabello, Mario Scudeletti, Natan Sinigaglia, Diego Soldà, Attilio Tono, Kristof van Heeschvelde, Lucia Veronesi.

 

Texts: Alessia Armeni, Daniele Astrologo Abadal, Francesco Bozzi, Claudia Contu, Francesca D’Aria, Natacha De Mol, Archie Franks, Florian Kiniques, Andrea Lacarpia, Veronica Liotti, Rossella Moratto, Veronica Perrucci, Vera Portatadino, Simona Squadrito

 

Publisher: Yellow
Graphic design: Chiara Vanini.

 


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ELSEWHERE – ALTROVE

 

2014, 60 pag. + postcard of Isola Madre on Lake Maggiore by artist Cathy Lomax.

Images + Italian/English texts of Elswhere-Altrove exhibition by Yellow and Transition Gallery of London and some creative texts inspired by the Lake Maggiore region!

 

 

Artists and texts: Cesare Biratoni, Archie Franks, Cathy Lomax, Freya Douglas-Morris, Vera Portatadino, Alli Sharma, Sofia Silva
Publisher: Yellow
Graphic Design: Chiara Vanini

 


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Texts

SOTTO LA TAZZA BLU

text by Giulia Gelmini

 

Giuliana Rosso, Pet Therapy, 2017, carboncino e gessetti su carta, 200 x 150 cm – 200 x 150 cm;
Giuliana Rosso, Deuteroplasma 2019, olio su tela 30 x 30 cm, photo by Luca Scarabelli

 

Sotto la tazza blu nasce da un’indagine sulle forme della pittura contemporanea e sull’immaginario che accomuna alcuni artisti, impegnati nella traduzione formale di ciò che, il più delle volte, sembra provenire da un sogno. Visioni fantastiche, personaggi appartenenti ad altri mondi e scenari onirici prendono vita sulle tele di artisti di una generazione che si chiede quali siano le modalità per esplorare l’ambito pittorico o come si possa instaurare un confronto con una storia dai connotati quasi dogmatici. Ed esistono numerose possibilità e risposte, di cui in mostra ne sono proposte una selezione. Marco Ceroni, Alessandro Fogo, Giulio Frigo, Diego Gualandris, Valerio Nicolai e Giuliana Rosso sono gli artefici della creazione di universi paralleli, di realtà mai viste prima da osservare con occhi nuovi.

 

 

Giuliana Rosso, Pet Therapy, 2018, chalks and charcoal on paper, 200 x 150 cm – 200 x 150 cm, courtesy l’artista

 

Prendendo in prestito il titolo del celebre saggio del 2011 di Rosalind Krauss, Sotto la tazza blu, la mostra invita a osservare il mondo come per la prima volta. Come accaduto a Krauss, che in seguito a un aneurisma perde temporaneamente la maggior parte dei ricordi, al pubblico viene chiesto di dimenticare il passato, di sospendere per alcuni istanti il flusso della memoria per osservare scenari inconsueti, la cui effettiva esistenza viene messa in questione. Tutte le opere esposte sono soglie da attraversare, visioni nuove da accogliere con l’entusiasmo di un sogno. Se per Krauss quelli che definiva “cavalieri” lottavano per la necessaria reinvenzione del medium artistico, i sei artisti in mostra piegano e utilizzano il medium pittorico e scultoreo per esprimere un’esigenza di sconfinamento, di fuoriuscita dai limiti del supporto utilizzato attraverso un contenuto sconfinante. I cavalieri, in questo caso, sono invitati a presentare lavori nati in seguito a un’esplosione, che dà origine a un universo parallelo.

 

 

Marco Ceroni, Raiders, 2018, intervention on scooter saddle, 57 x 19 x 12 cm, courtesy l’artista

 

Con Marco Ceroni (Forlì, 1987) si intraprende il viaggio; le sue opere introducono la mostra e si configurano come custodi e soglie da attraversare metaforicamente per entrare in un’altra dimensione. Una scultura a parete ricorda uno spirito guardiano, un’installazione composta da mascelle dentate che sorreggono un neon arcuato e una fotografia nella quale un effetto ottico fortemente illusorio trasforma un dissuasore di sosta in un portale magico sono gli elementi di una narrazione che incomincia a trasformare il reale, rileggendolo. Affascinato dall’analisi di scenari quotidiani, Ceroni interpreta il vissuto e lo distorce, restituendo una dimensione parallela irregolare e leggermente deviata. Nel suo lavoro vi è una forte componente di ibridazione della quale egli si serve per generare possibili racconti futuristici, ambientati in scenari urbani reali.

 

Marco Ceroni,The Corner, 2019, neon e cemento, 40 x 160 cm, foto di Luca Scarabelli

 

 

Alessandro Fogo, At Eden’s Gate, 2018, oil on canvas, 128 x 84 cm, courtesy l’artista

 

Composizioni visionarie e contraddistinte da un tono surreale sono i dipinti di Alessandro Fogo (Thiene, 1992). In mostra una tela dalle tonalità bluastre al cui centro cappeggia una silhouette demoniaca accompagnata da una figura animalesca dai tratti poco definiti e una coda di serpente che si allontana verso un ombrellone posto al ciglio di una strada. Ad accompagnare questa scena, vi sono alcune incisioni, anch’esse raffiguranti misteriose figure e tetri paesaggi.
Con Giulio Frigo (Arzignano, 1984) la dimensione onirica viene combinata a una ricerca incentrata sulla matematica, la scienza e la biologia. Il blu acceso di un cielo notturno illumina due creature appoggiate su un albero. Un uccello simile a un gufo e un volto di donna dal corpo piumato, mentre su una tavola dalla forma triangolare sono raffigurati un uomo vestito di blu e alle sue spalle un orante, figura chiave della cultura sumera. Come all’interno di un planetario, essi rivolgono lo sguardo verso l’alto e osservano un fascio di luce circolare che li sovrasta. Ulteriore sviluppo è rappresentato dall’installazione composta da un fondale verde tipicamente adottato in ambito televisivo sopra al quale si staglia l’immagine di un pixel, la cui raffigurazione come singola unità porta alla totale astrazione. Ciò che è in realtà l’unità di misura delle immagini, viene scomposta, rivelando dunque una contraddizione: l’immagine filtrata attraverso gli schermi digitali è in realtà l’insieme di tanti piccoli elementi astratti.

 

 

Giulio Frigo, Planetarium (Oranti), 2018, olio su tavola e spotlight, 70 x 100 cm, photo by Luca Scarabelli

 

 

 

Diego Gualandris, Giacimento di Glucosio, 2019, oil on canvas, 205 x 135 cm, photo by Luca Scarabelli

 

Valerio Nicolai, Risucchio-#2, 2017, oil, fiberglass, paper, gesso, glue, shellac on canvas-covered wood, 30 x 66 x 28, 2017, courtesy l’artista

 

Variando dalla scultura alla pittura, Valerio Nicolai (Gorizia, 1988), con ironia tagliente inscena paradossi visivi e rebus. Indizi sparsi tra le pieghe di una tela si dipanano, rivelandone il meccanismo segreto, spesso sconosciuto anche all’artista stesso. Essi rimangono enigmi irrisolti agli occhi di uno spettatore con il quale il dialogo non è automatico. La conclusione non viene mai raggiunta, bensì al contrario, si evidenzia una tensione auto generatrice. Per Nicolai, laddove le possibilità di raccontare si esauriscono, termina anche la comprensione delle stesse.  Come dopo la fine di un incantesimo, quando svanisce l’incantesimo e il sipario si chiude.

 

 

 

 

Giuliana Rosso, Deutoplasma, 2019, oil on canvas, 30 x 30 cm, photo by Luca Scarabelli

 

Colorazioni acide caratterizzano invece gli scenari fantasy di Giuliana Rosso (Torino, 1992), dove i proverbi delle fiabe e le premonizioni sembrano prendere vita. In queste storie vi sono intrecci narrativi popolati da spiriti e figure inquiete che incarnano le paure più antiche; personaggi mossi da quei sentimenti esasperati tipici del periodo dell’adolescenza. Il paradosso aleggia negli ambienti raffigurati dall’artista, che con una palette scura contrastata da forti colori accesi, raffigura le condizioni d’inquietudine dell’animo umano. Nei luoghi ritratti vi è sempre un elemento emblematico che ne evidenzia la stridente composizione. Nei dipinti più piccoli una forza oscura trascina in un vortice corpi senza volto, due anime si scambiano un abbraccio malinconico, mentre un uomo accanto a loro brinda con un ghigno beffardo e su di un tegame un occhio sta cuocendo. L’anima di un pollo tormenta una figura femminile ben vestita, sorpresa durante una festa da questa inquietante presenza e due ragazzini viaggiano nella notte su degli autoscontri illuminati da una luce aliena.

Sotto la tazza blu è una raccolta di sogni lucidi o allucinazioni ipnagogiche materializzati grazie all’intervento di un gruppo di artisti che sembra riproporre un’interpretazione del realismo magico letterario.

 

 

From left to right: Marco Ceroni, Strong Belief, 2016, stampa inkjet su carta baritata, 60 x 40 cm;
Marco Ceroni, The Corner, 2019, neon e cemento, 40 x 160 cm, photo by Luca Scarabelli

Sotto la tazza blu, exhibition view at Yellow, photo by Luca Scarabelli

 

Sotto la tazza blu, exhibition view at Yellow, from left to right: Alessandro Fogo, Marco Ceroni, Giulio Frigo, photo by Luca Scarabelli

 

Sotto la tazza blu, exhibition view at Yellow, from left to right: Alessandro Fogo e Giulio Frigo, photo by Luca Scarabelli

 

Giuliana Rosso, Dance Floor, 2018, olio su tela, 175 x 175 cm, photo by Luca Scarabelli

 

Sotto la tazza blu, exhibition view at Yellow, from left to right: Alessandro Fogo, Valerio Nicolai, Marco Ceroni, Giulio Frigo, photo by Luca Scarabelli

 





About / Contact
Yellow

2-about

Yellow is a vibrant scenario for painting.

It’s a research project and a non-profit space focused on contemporary painting, where Italian and international artists are invited to meet, interact, experiment, present and discuss their own work.

 

Contributors: Vera Portatadino, Lucia Veronesi, Marco Salvetti e Lorenzo Di Lucido.

 

Founded in 2014 by artist Vera Portatadino, Yellow used to be part of Zentrum – a platform for contemporary art based in Varese – together with Surplace, Risse(e) and Anonima Kunsthalle.

 

Now it has opted for a nomadic nature.

 

 



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